SICUREZZA. Cantieri: tesserini e sanzioni (INL, nota 23 gennaio 2025 n. 656 Legge n. 203/2024. )
Tesserini di riconoscimento.
La Legge 13 dicembre 2024 n. 203, “Disposizioni in materia di lavoro”, ha modificato il D.Lgs. n. 81/2008, attraverso modifica del D.L. 4 luglio 2006, n. 223 convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 agosto 2006, n. 248.
L’obbligo di tesserino di riconoscimento nei cantieri
L’art. 36-bis, commi 3, 4 e 5, del D.L. n. 223/2006 convertito con Legge n. 248/2006, prevedeva che, nell’ambito dei cantieri edili, i datori di lavoro dovessero munire il personale occupato di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l’indicazione del datore di lavoro.
I lavoratori erano tenuti ad esporre detta tessera di riconoscimento.
Tale obbligo gravava anche in capo ai lavoratori autonomi che esercitavano direttamente la propria attività nei cantieri, i quali vi provvedevano per proprio conto. Nei casi in cui erano presenti contemporaneamente nel cantiere più datori di lavoro o lavoratori autonomi, dell’obbligo rispondeva in solido il committente dell’opera.
I datori di lavoro con meno di dieci dipendenti potevano assolvere all’obbligo mediante annotazione, su apposito registro di cantiere, vidimato dalla Direzione provinciale del lavoro territorialmente competente (ora sede territoriale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro), da tenersi sul luogo di lavoro, degli estremi del personale
giornalmente impiegato nei lavori.
Nel computo delle unità lavorative si teneva conto di tutti i lavoratori impiegati a prescindere dalla tipologia dei rapporti di lavoro instaurati, compresi quelli autonomi.
La violazione dell’obbligo comportava l’applicazione, in capo al datore di lavoro, della sanzione amministrativa da 100 a 500 euro per ciascun lavoratore. Il lavoratore, munito della tessera di riconoscimento, che invece non provvedeva ad esporla era punito con la sanzione amministrativa da 50 a 300 euro. Nei confronti delle predette sanzioni non era ammessa la procedura di diffida di cui all’ art. 13 del D.Lgs. n. 124/2004 e s.m.i.